Nell’iconografia alpina del Bronzo Finale e della prima Età del Ferro, sono presenti rappresentazioni di danza che si prestano ad un interessante confronto di elementi coreutici tra vicine culture regionali.

La ceramica della fase finale dell’Età del Bronzo/inizi ferro, detta dei Campi di Urne tardivi, oltre che ricca di elementi geometrici è spesso decorata con rappresentazioni schematiche di danza. Qui sopra ne presentiamo alcuni interessanti esempi. 1, Luine, (Darfo Boario T.) roccia 32; 2, Gresine, lago di Bourget (Savoia), Bronzo Finale II-b (ca. 650 a.C.); 3, Moras-en-Valloire (Drome), Bronzo Finale II (750-650 a. C.); 4, Sesto Calende, Tomba del Guerriero II (ca. 580 a.C.).
Oltre al repertorio camuno (Luine, r.32) ed ai siti alpini del lago di Bourget (Gresine) e di Sesto Calende (Tomba del guerriero nr. 2), di cui sono note le scene di danza, la ceramica rinvenuta nelle necropoli dei campi di urne tardivi nel Midi della Francia (Moras-en-Valloire, Mailhac, Vaucluse, Villement, ecc.) ci ha restituito un significativo numero di linee di antropomorfi danzanti associate ad un dettagliato repertorio di segni cosmologici. In questo contesto, anche il confronto con l’iconografia villanoviana ed etrusca concorre alla formazione di un quadro significativo della presenza del gesto e della danza protostorica.
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