“Quando sarai capace di suonare dentro l’osso dell’aquila, allora un nuovo mondo si aprirà davanti a te e così potrai vedere con gli occhi dell’aquila”.
(Sciamano nepalese)
Suonatore di flauto. L’artista preistorico ha reso graficamente l’uscita del suono dalla punta dello strumento a fiato come lo sgocciolamento di un liquido. La musica delle origini è essenzialmente imitativa e risponde alle medesime esigenze che hanno mosso l’uomo preistorico alla danza. Attraverso i suoni, che imitavano i rumori della natura (il vento, il tuono, ecc.), i versi degli animali ed i canti degli dei, l’uomo era convinto di catturare magicamente le forze naturali da cui dipendeva la sua stessa sopravvivenza. Tanzania, stile dei cacciatori evoluti, (VIII millennio a.C., da Anati, Origini dell’Arte e della Concettualità, 1988).
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