30. Il “Fattore Cosmologico”, il gesto e la danza.

da | Mag 26, 2018 | Senza categoria | 0 commenti

Ne “Il mito dell’eterno ritorno” Mircea Eliade fa un ampio utilizzo del termine “arcaico”, riferendolo ad ogni pensiero, cultura, comunità che, astraendo dalla linearità del tempo, concepisce la realtà come una manifestazione ciclica. Per il pensiero arcaico, “un oggetto o una azione acquistano un valore, e in questo caso diventano reali, in quanto partecipano, in un modo o nell’altro, di una realtà che li trascende” (Eliade).  Proprio questa relazione con il trascendente, che ho denominato “fattore cosmologico“, sta alla base delle credenze delle comunità primitive, dei popoli dell’Antichità, della tradizione popolare. Al fattore cosmologico fa costante riferimento la mia ricerca sull’iconografia del gesto e della danza. Senza questo elemento, in cui si riflette la relazione “trascendentale” che ogni parte del reale, anche minuscola, ha col tutto (olismo), relazione non indagabile con gli strumenti della Fisica classica (dedita alla sola materia) ma avvicinabile con i criteri della meccanica quantistica (che studia la materia nel suo aspetto energetico e vibrazionale), sarebbe difficile trovare una spiegazione alle credenze che hanno accompagnato l’uomo fin dalla Preistoria.

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