Nel suo saggio “Prèeminence de la main droite” (1909) Robert Hertz fu il primo ad affermare che nella tradizione occidentale (ma non solo) la mano destra (e la parte destra del corpo) gode di una superiorità rispetto alla sinistra che è sancita con la forza e garantita da sanzioni, mentre sulla mano sinistra pesa una sorta di interdizione che la rende pressochè inutilizzabile. In funzione di questo pre-giudizio, che si riflette anche nel linguaggio, la destra è coltivata, allenata a compiere tutte le mansioni di rilievo in qualsiasi ambito della vita dell’uomo; al contrario la sinistra è stata volutamente trascurata, mantenuta nella più completa inattività, metodicamente impedita nel suo sviluppo. Per Hertz la differenza tra destra e sinistra si spiega all’interno delle leggi dell’orientamento religioso. Infatti, presso molte culture antiche e primitive al lato destro è associata l’idea della vita, al sinistro quella della morte; la destra rappresenta l’alto, il mondo superiore, il cielo, mentre la sinistra è in rapporto con il mondo infero e la terra. Poichè la posizione dell’uomo nello spazio non è nè indifferente nè arbitraria, anche il corpo umano non può sfuggire alla legge di polarità a cui tutte le cose del mondo devono necessariamente soggiacere.

A sinistra: le principali pose gestuali di cui abbiamo ampi riscontri nell’Iconografia Preistorica: 1- il gesto dell’uomo cosmico (adorante), con le braccia rivolte verso il cielo; 2- il gesto del derviscio, con un braccio rivolto verso l’alto e l’altro verso il basso (da cui prende l’avvio la comprensione del simbolo della svastica ); 3- Il gesto dell’uomo universale con le braccia parallele alla terra; 4- il gesto dell’uomo ctonio con le braccia rivolte alla terra.
Articolo stimolante come sempre, grazie Gaudenzio!
Grazie Gaudenzio per questo articolo, che mi permette di approfondire le mie conoscenze riguardo una danza, quella dei dervisci ruotanti, che studio e pratico da alcuni anni . Condividerò e diffonderò questo articolo utilizzandolo nelle mie prossime lezioni e workshop – Grazie ancora !
Grazie Claudia, dove posso trovare info sulla tua attività di divulgazione della danza?