When analyzing the figurative and archaeological documents of prehistoric Europe, it sometimes happens to come across images that express new aspects of body language which, due to the considerable difficulties of typological framing, have long been on the edge of research.The Self-Reflecting Adorant corresponds to the third position of the modern ballet, in which the arms are rounded and raised upwards, slightly ahead of the body line.

The Self-Reflecting Adorant corresponds to the third position of the modern ballet, in which the arms are rounded and raised upwards, slightly ahead of the body line.
This almost unique gesture in the Camunian repertoire represented on the rock nr. 2 of Foppe di Nadro (Valcamonica, late 4th-early 3rd millennium BC), gives us some interesting insights regarding the gesture of the adorant: 1- based on modern interpretations (supported by a wide interdisciplinary agreement), the cupmark engraved on the inside of the thighs of the anthropomorph indicates its female sex; 2- the position of the arms folded inside differentiates the gesture of this anthropomorph from the classic prototype of the adorant; 3- there is a clear affinity between the gesture of the anthropomorph and the adjacent reticular structure, to which Anati (Evolution and Style, 1976) has attributed a vaguely anthropomorphic form. To understand the meaning of this image we must first reflect on the difference between the traditional representation of the adorant ( open arms and facing upwards, with some variations), and the new model, which I will call the Self-reflecting adorant , characterized by the same postural base with an important distinction: the arms are folded towards the inside and palms facing downwards.

Foppe di Nadro, Rock nr. 2-D ( Valcamonica, end IV mill.- early III mill a.C.)
Very interesting article!
Articolo interessantissimo, come sempre, Gaudenzio, grazie!
È tutto ben spiegato e coerente. Mi rimangono le mie solite perplessità: non riesco ad immaginare un uomo primitivo con una capacità di astrazione tale da concettualizzare la “trascendenza” e demandare poi a questa il “senso”, l'”ordine”, l'”origine”, il “fine” del nostro vivere. Se solo con Euclide riusciamo a elaborare il concetto astratto di triangolo, di retta ecc. riunendo in un unico fascio e facendo derivare da quello tutte le realizzazioni e manifestazioni di quell’idea; se solo con Pitagora riusciamo a “misurare” cioè a comprendere le relazioni e le proporzioni fa la realtà e un’astratta unità di misura (per empirica che sia), ancora più difficilmente riesco a immaginarmi un’Entità trascendente, posta nei cieli, senso, ordine, origine e fine della nostra esistenza, qualche millennio prima. Ma il mio è un punto di vista non dimostrabile, un’opinione, un’intuizione vaga e prescientifica. Le tue considerazioni hanno la concretezza che non attribuisci ai tuoi “pitoti”.
Aggiungerei anche questo: ogni società ha i suoi modelli di comportamento. Su questi è stata elaborata una morale avendo come pietra di paragone l’astrazione di un comportamento perfetto, auspicabile, secondo le leggi, dignitoso, decente (dal lat. “decet” – tutto un programma!). Può essere vero che i Camuni avessero raggiunto un simile livello di civiltà (le incisioni testimoniano di una “comunicazione” che legava i singoli membri a un ideale condiviso). Mi pare però che siamo di fronte a un livello di complessità e di elaborazione appunto “primitivo”. Ricostruire questo livello è un’impresa, ma insistendo sono certo che scoprirai qualcosa di assolutamente inedito e sorprendente. In contraddizione con quanto ho appena detto, sto pensando alla ritualità intrinseca dei riti sciamanici: per il fatto stesso di essere tradizionali e immutabili confermano il modello e di conseguenza da lì traggono la loro efficacia. Esattamente come la rappresentazione icastica e immutabile dell’ “orante” (ma sarà la parola giusta?)
salve non sono una esperta ma non so perchè ma nell’articolo l’ultima foto mi ha ricordato , il bronzetto nuragico: https://it.wikipedia.org/wiki/Bronzetto_nuragico#/media/File:Bronzetto_sardo_-_guerrieo_nuragico-A.JPG.
Scusate la divagazione……
Gent.ma Maria Antonietta, mi scusi se le rispondo con tanto ritardo, certo non per mancanza di rispetto. Non conosco molto bene i materiali nuragici, ma il bronzetto della foto, a mio avviso esprime altri concetti certamente connessi alla funzione del guerriero, forse in relazione al mondo dei morti. Grazie
Grazie. è stato un piacere.